Nuovo calo della produzione industriale, -0,2% a febbraio
Istat, su base annua c'è una flessione del 2,3%. Per l'auto +5%
- Istat, su base annua c'è una flessione del 2,3%. Per l'auto +5%
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A febbraio l'Istat rileva, per il secondo mese consecutivo, una flessione congiunturale dell'indice destagionalizzato della produzione industriale. La riduzione è dello 0,2% rispetto a gennaio e "l'intonazione negativa" è diffusa a quasi tutti i principali comparti, con l'esclusione dell'energia (+0,2%).
Corretto per gli effetti di calendario, l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,3% rispetto a febbraio 2022. Le flessioni tendenziali più ampie si registrano nell'industria del legno, della carta e della stampa (-15,9%), nella fabbricazione di prodotti chimici (-9,1%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-7,9%).
"Una marcata crescita tendenziale", secondo i dati Istat, contraddistingue invece la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+19,6%), seguono la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+3,8%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,3%). In particolare la produzione di autoveicoli vede un aumento del 5%.
Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, l'indice destagionalizzato mensile cresce rispetto a gennaio 2023 solo per l'energia, diminuiscono invece i beni strumentali (-0,9%), i beni di consumo (-0,7%) e i beni intermedi (-0,3%). In termini tendenziali, registrano incrementi tendenziali solo i beni strumentali (+3,2% da febbraio 2022); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-1,4%), i beni intermedi (-6,2%) e l'energia (-7,4%).
L'Istat che commenta che nonostante l'intonazione negativa diffusa di febbraio, "resta, tuttavia, positivo l'andamento congiunturale complessivo nella media degli ultimi tre mesi" della produzione dell'industria.