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Salvatore Esposito, Gomorra e miei sogni

Esce 10/11 per Rizzoli memoir 'Non volevo diventare un boss'

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  • Esce 10/11 per Rizzoli memoir 'Non volevo diventare un boss'
  • (ANSA) - ROMA, 4 NOV - Salvatore Esposito, il Genny Savastano della serie tv Gomorra, si racconta nel memoir 'Non volevo diventare un boss' (pp 224, euro 18) che sarà in libreria il 10 novembre per Rizzoli. Dalla Napoli più popolare, dove è nato nel 1986, alla passione per la recitazione, Esposito ripercorre nel libro la sua storia e lancia un messaggio di speranza soprattutto ai giovani ai quali mostra "come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra".
        Salvatore ha dovuto cominciare presto a darsi da fare, ma non si è lasciato tentare, come tanti suoi coetanei, dal guadagno facile e dalla sirena della camorra. Ha sempre creduto, come i suoi genitori, nello studio e nel lavoro e non ha mai smesso di sognare di fare l'attore. Un sogno che sembrava impossibile quando per mantenersi lavorava da McDonald's, eppure con determinazione e umiltà ci è riuscito. Si è iscritto alla scuola di recitazione di Beatrice Bracco e prima di diventare famoso con la serie Sky ha esordito in tv nel 2013 con 'Il clan dei camorristi'.Esposito è stato anche nel cast del film 'Zeta' di Cosimo Alemà, uscito a maggio 2016.
        In 'Non volevo diventare un boss' (anche ebook a 9,99 euro) rende omaggio in fondo a Napoli, la sua città, che gli ha dato tanto, che non va identificata con la camorra, ma semmai con la gentilezza della gente, o con il suo teatro e la sua musica, o magari semplicemente con la cortesia di un caffè sospeso.