Mazzucco, Brigitte in fuga dal Congo
Esce 'Io sono con te' nato dall'incontro con migrante a Roma
- Esce 'Io sono con te' nato dall'incontro con migrante a Roma
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(ANSA) - ROMA, 5 NOV - MELANIA MAZZUCCO, IO SONO CON TE (EINAUDI, PP 255, EURO 17,50). Sedute l'una di fronte all'altra.
E' in questo guardarsi negli occhi la forza del nuovo libro di Melania Mazzucco, 'Io sono con te', che racconta l'incontro fra Brigitte, fuggita dal Congo, e la scrittrice. Premio Strega nel 2003 con il romanzo 'Vita' in cui ha narrato l'epopea dell'emigrazione italiana, questa volta la Mazzucco ribalta la prospettiva specchiandosi nelle storie di uomini e donne, travolti dall'esistenza, che tentano di rimettersi in piedi.
"Non sapevo dove mi stavano portando. Sapevo solo che non sarei mai tornata" dice Brigitte. Quando arriva alla stazione Termini, affamata, tremante, con addosso vestiti troppo leggeri per la fine di gennaio 2013, Brigitte non sa neppure in che Paese si trova. E' scappata dal Congo dove faceva l'infermiera e aveva quattro figli che spera siano ancora vivi.
Dorme alla stazione, mangia nella spazzatura, finché un uomo le scrive un indirizzo su un tovagliolo di carta e lei riesce con enorme difficoltà ad approdare al Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, dove trova un pasto e un po' di calore umano. Ma è solo l'inizio di una nuova odissea, quella che vivono tutti i migranti in un paese straniero.
La Mazzucco sembra dirle: "Tu, non temere, perché io sono con te" come viene sottolineato nella citazione da Isaia, in epigrafe al libro. Non ha registratori né videocamere la scrittrice quando incontra Brigitte. Non vuole farle un'intervista e non sa ancora se riuscirà a scrivere la sua storia, ma se lo farà "sarà solo perché lei sarà stata se stessa con me, e anch'io con lei. Allora io potrò essere anche lei e riuscirò a trovare le parole" dice l'autrice del libro.
Divagano, procedono a salti nelle loro conversazioni. Ma "gli abitanti di Roma sono i Romani?" le chiede Brigitte e poi vuole sapere se è vero che "i Romani hanno ucciso Gesù Cristo". Passo dopo passo Melania Mazzucco dà voce al calvario di questa donna che ha subito ogni tipo di violenze fisiche e psicologiche, che si muove agitata in una città dove l'unico punto di riferimento è per molto tempo la stazione Termini e che non comprende bene in che Paese sia capitata, che cosa sia questa Italia che assiste le persone malate, quelle che nessuno di solito vuole. Nel percorrere la storia di Brigitte e di tutte le persone che l'hanno aiutata, l'avvocato, le suore, gli operatori e medici del Centro SaMiFo per la Salute dei Migranti Forzati la Mazzucco ci mostra anche le contraddizioni del nostro paese inospitale e accogliente nello stesso tempo, politicamente inadeguato e pieno di persone miracolose.
Un viaggio in cui la stessa scrittrice si è messa in gioco come essere umano oltre che come narratrice per farci entrare, il più possibile, nella realtà dei migranti e nella loro possibilità di rinascita: come è accaduto a Brigitte che da assistita ora invece assiste le ragazze del suo paese che arrivano in Italia, facendo loro da interprete, e sogna di poter essere abilitata un giorno a fare la cameriera ai piani. (ANSA).