U21, Nicolato: 'Devo capire il valore del gruppo'
'In campo internazionale è il ritmo a fare la differenza'
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"Secondo me è sbagliato parlare di 'esperimenti'. Noi dobbiamo cercare di conoscere bene i giocatori dei quali disponiamo. Le scelte non dipendono dall'avversario". Paolo Nicolato, tecnico dell'Under 21 che domani e lunedì affronterà in amichevole Serbia e Ucraina, ha tenuto a precisare che le convocazioni non sono state decise guardando alle due amichevoli, ma "per dare un'opportunità ai ragazzi e capire cosa possono darci in campo internazionale" quando, a giugno, l'Italia andrà a giocare la fase finale dell'Europeo di categoria.
"Oltre alle qualità tecniche", quando sale il livello degli avversari "è importante capire a che ritmo quelle qualità si esprimono - ha spiegato Nicolato - Per noi è quasi impossibile incidere su queste doti, devono far parte del giocatore. Per la qualità non abbiamo problemi, è il ritmo che differenzia le categorie".
Dal punto di vista tattico "cerchiamo giocatori che non dipendano da un determinato sistema perché avremo la necessità di cambiare in base agli avversari, all'andamento della partita, alle condizioni atletiche. Partendo da quella che sarà l'unica costante, un centrocampo a tre, tutto il resto può cambiare, anche nella stessa partita. Domani partiremo sicuramente dal 3-5-2, poi non escludo nulla. Dipende anche da chi sarà a disposizione a giugno".
A tre mesi dall'Europeo "la sfida più grande sarà diventare squadra in poco tempo, raccogliere le idee e scegliere i giocatori giusti. Non siamo riusciti a fare un percorso che ci portasse là con una squadra omogenea, ad ogni stage ci sono sempre 10-12 diversi dal precedente".